sabato 20 settembre 2008

20 Settembre/ Domani Radicali e Papisti ai due lati di Porta Pia

20 Settembre/ Domani Radicali e Papisti ai due lati di Porta Pia
Commemorazioni della 'breccia', mentre istriani ricordano Italia
Roma, 19 set. (Apcom) - "La nostra stella, o Signori, ve lo dichiaro apertamente, è di fare che la città eterna, sulla quale 25 secoli hanno accumulato ogni genere di gloria, diventi la splendida capitale del Regno italico". Parola di Camillo Benso conte di Cavour, che così premise al Parlamento l'11 ottobre del 1860 ciò che sarebbe avvenuto circa 10 anni dopo, il 20 settembre del 1870, quando i Bersaglieri fecero breccia Porta Pia e posero fine al potere temporale dei papi. Domani ne ricorre il 138esimo anniversario: come tale, viene festeggiato sia dai vinti che dai vincitori, da coloro che vorrebbero uno Stato completamente avulso dalla religione quindi completamente laico e chi, invece, rimpiange il dominio, o almeno i 'valori' dello Stato Pontificio.

Da un lato, infatti, i Radicali danno appuntamento "ai laici come ai credenti, ai cattolici liberali come ai credenti in altro, agli agnostici come agli atei" e invitano tutti a riprendersi "una ricorrenza cancellata dal calendario ma rimasta scolpita nella matrice profonda dello Stato moderno italiano, affinché non si tratti di una mera lapide dimenticata". Dall'altro, invece, gli attivisti di Militia Christi ricorderanno, con una messa secondo l'antico rito romano e un picchetto di fronte alla Porta "i giovani accorsi da tutto il mondo per difendere il Papa, il Suo diritto, la Sua libertà, ben consapevoli del ruolo storico e sociale dello Stato Pontificio come diga alla decadenza d'Europa".

Entrambe le formazioni, orgogliosamente antitetiche, hanno scopi politici: i 'papisti' "in un continente orgogliosamente laicista, ribadiscono il rifiuto al trattato di Lisbona e ad un'Europa fittizia, forzatamente creata a tavolino da potenti lobbies anticristiane". Di segno opposto i valori dei Radicali, da sempre sostenitori dell'abolizione del Concordato e della netta separazione tra religione e amministrazione. Per questo, una pattuglia di deputati Radicali ha chiesto la partecipazione ufficiale del Parlamento alla commemorazione delle 16.

Ma il XX settembre è una data storica anche per degli altri italiani: a Trieste, infatti, l'Unione degli Istriani in Esilio ricorderà i 300 volontari giuliano dalmati che si immolarono nel corso del primo conflitto mondiale, disertando dalle file dell'esercito austroungarico per la redenzione di Trieste, Gorizia, Trento, Fiume, Zara con le isole dalmate e l'Istria tutta.

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