giovedì 16 settembre 2010

Tra Italia e Vaticano è guerra sul 20 settembre

Tra Italia e Vaticano è guerra sul 20 settembre
Pierre de Nolac
Italia Oggi 15/9/2010

A centoquaranta anni dal 1870, la presa di Porta Pia è ancora oggetto di ima raffinata guerra psicologica tra l'Italia e il Vaticano: per alcuni rappresentanti della cosiddetta aristocrazia nera romana, ovvero quella papalina, il 20 settembre è sempre una giornata di lutto, che ha segnato la fine dello stato pontificio, e per questo aprono solo a metà i portoni dei loro palazzi principeschi. Stavolta sono gli eventi culturali a evidenziare la distanza tra lo stato italiano e la Santa Sede, senza dimenticare il ruolo del comune di Roma guidato da Gianni Alemanno, che presenterà la conclusione del lavori di ristrutturazione a palazzo Braschi, edificio scelto dai Savoia come sede del ministero dell'interno e ora museo di Roma. E il presidente della repubblica Giorgio Napolitano, proprio il 20 settembre, visiterà una biblioteca intitolata a Elsa Morante, intellettuale laica per eccellenza (che non concluse un testo intitolato Senza i conforti della religione). A quella che tra i cardinali sembra una sfida giocata con messaggi raffinatissimi, grazie alla scelta di luoghi e personaggi significativi in chiave antireligiosa, Papa Ratzinger offre una risposta altrettanto colta: la riapertura della biblioteca apostolica vaticana. I lavori di ristrutturazione sono durati tre anni, voluti personalmente da Benedetto XVI, assiduo frequentatore dell'istituzione culturale: c'è anche un bunker sotterraneo a prova di bomba nucleare che protegge centinaia di migliaia di documenti antichissimi sotto una coltre di oltre quattro metri dl cemento armato, in uno scrigno ideato per preservare un milione e seicentomila volumi a stampa, centocinquantamila manoscritti e incunaboli, alcuni dei quali preziosissimi come la Bibbia Urbinate laminata con scaglie di oro per oltre un chilo e mezzo e finemente dipinta, preziosissimi papiri, reperti diplomatici, carte antichissime, codici, testi di filologia, patristica, agiografia e numismatica. E d'ora in poi gli studiosi saranno sottoposti a controlli di ogni tipo: ogni volume ha un chip sulle pagine finali e una struttura di sicurezza fatta di barriere, varchi, telecamere, consentirà di seguire l'eventuale trasferimento dei libri sul suolo italico. E, fuori dal coro, tra le iniziative non potevano mancare quelle dei radicali di Marco Pannella, storicamente impegnati nelle celebrazioni della fine dello stato pontificio: per domenica 19 settembre hanno promosso una manifestazione sul luogo della breccia per fare la «vera commemorazione del XX settembre». Per i radicali è stato organizzato un tour turistico della laicità su un pullman scoperto che partirà alle ore 10,30 da Castel Sant'Angelo (appuntamento nello slargo antistante l'inizio di via della Conciliazione) e farà tappa nei principali luoghi che hanno caratterizzato la storia della liberazione di Roma dal potere ecclesiale (Repubblica Romana 1849, Insurrezione del 1867 e Porta Pia del 1870, inserendo anche una tappa dedicata alla lotta per il divorzio datata 1975) con una guida (laicissima, ovviamente) storica del luoghi.

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